IL
GESÙ TRADITO
Fu l’ultimo raduno,
dopo
sobria cena
presago
disse loro,
di
voi miei fedeli
domani
ai primi albori,
uno
mi rinnega
l’altro
mi tradirà.
L’Iscariota allora:
chi
mai maestro nostro
tanto
ardire avrà?
E il mansueto Agnello
con
pagata voce,
tu
l’hai etto già.
Poi si appartò
e
tutta la notte orò
forse la paura
rivolti
gli occhi al cielo
il
padre suo implorò
disse padre mio
lo
spirito è già pronto
ma
la carne no.
Una segreta voce
dall’alto
lo ammoni,
con
l’usato amore
tacque
e ubbidì
Cantò tre volte il gallo
si
era fatto giorno
il
giorno memorabile,
che
Cristo condannò,
fu domandato a Pietro
sei
tu in Nazareno?
Dalla
paura preso
subito
si negò
Fu l’infame Giuda
che
in viso lo baciò
com’era
convenuto
coi
maligni sgherri
e
i trenta denari
subito
intascò
fu
riconosciuto
e
il fato si compì.
PAOLO BUSCEMI