mercoledì 6 febbraio 2013


TRAMONTO  DI UN SOGNO  

Quando volse al tramonto il sogno mio
che alla sublimità elevò il cuore
in un supremo schianto di desio,
insoddisfatto, conobbi l’atroce dolore.

Mie dolci, care svanite speranze,
del primo mio sogno più bello
che lungo una scia di ricordaze,
tormento mi sarà fino all’avello.

Grande, immenso, fatale,
sogno mio avvampante d’amore,
giù in fondo è colpito da strale,
e ferito non risana il mio cuore.

Ho di te i più cari cimeli ,
che conservo in memoria sacra
nuovo aprile fiorisce gli steli
porta i fiori non guarisce la piaga.

Sol si associa al mio scontento,
e intendermi sa chi ha amato e pianto.

Roma  maggio 1937
                                                                              Paolo Buscemi

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