TRAMONTO DI UN SOGNO
Quando volse al tramonto il sogno
mio
che alla sublimità elevò il cuore
in un supremo schianto di desio,
insoddisfatto, conobbi l’atroce
dolore.
Mie dolci, care svanite
speranze,
del primo mio sogno più bello
che lungo una scia di ricordaze,
tormento mi sarà fino all’avello.
Grande, immenso, fatale,
sogno mio avvampante d’amore,
giù in fondo è colpito da strale,
e ferito non risana il mio cuore.
Ho di te i più cari cimeli ,
che conservo in memoria sacra
nuovo aprile fiorisce gli steli
porta i fiori non guarisce la
piaga.
Sol si associa al mio scontento,
e intendermi sa chi ha amato e
pianto.
Roma maggio 1937
Paolo
Buscemi
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